Quando ho incontrato il regista Giuliano Montaldo per parlare della musica di questo documentario, mi ha detto che il suo atteggiamento durante le riprese era stato quello di un europeo che entra rispettosamente e quasi “in punta di piedi” nella realtà umana che va osservando, e che man mano si rende conto che quell'umanità lo ha permeato profondamente.

Il suo desiderio era che anche la colonna sonora avesse questo carattere: musica europea che si mescola, si “contamina” con la cultura caraibica.